Formatisi a Galway e ora residenti a Londra, i Clockworks sono James McGregor (voce/chitarra), Sean Connelly (chitarra), Damian Greaney (batteria) e Tom Freeman (basso). La decisione unanime di trovare la propria strada nella capitale del Regno Unito si è rivelata azzeccata. Trasferitisi nel 2019, il quartetto è stato messo sotto contratto dal leggendario Alan McGee quasi da un giorno all’altro.
Descritti da NME come “sh**-hot” ed elogiati da CLASH per il loro “feroce senso dell’obiettivo, con le linee di chitarra post-punk che si muovono con cura”, i Clockworks hanno sfornato una serie di singoli impeccabili da quando è iniziata la loro collaborazione con McGee; guadagnando terreno a passo di carica con brani del calibro di “Feels So Real”, “Enough Is Never Enough”, “Can I Speak To A Manager?”, “The Future Is Not What It Was” e altri ancora nel loro crescente arsenale.
Apprezzata anche da testate come The Guardian, The Independent e Hot Press, la band ha ricevuto il supporto di star della radio nazionale, tra cui Annie Mac di BBC Radio 1 nel suo showcase “New Names”, Steve Lamacq di BBC 6 Music nel suo programma “Recommends”, ed è stata trasmessa quotidianamente da RTÉ 2FM, facendosi notare dal leggendario Rodney Bingenheimer su Sirius XM.
La band ha lasciato il segno negli Stati Uniti con il supporto ai leggendari Pixies e poi al SXSW di Austin, in tutta Europa con set esaltanti in festival come Eurosonic ed Electric Picnic, un grande slot di supporto al Sefton Park (Liverpool) con i Kings of Leon, e una notevole apparizione televisiva in Soccer AM di Sky 1; oltre a una serie di spettacoli di supporto nel Regno Unito con i Reytons all’inizio di quest’anno, i Clockworks si stanno ora preparando a mettersi in viaggio per una serie di spettacoli europei e per l’estate di apparizioni ai festival tra cui Pukkelpop e The Great Escape.